
Il 12 ottobre 2024, alla Stazione Marittima di Salerno, nella suggestiva conchiglia disegnata da Zaha Hadid si è tenuta l’ottava edizione di InVinoCivitas, il prestigioso salone del vino che celebra le eccellenze vitivinicole italiane. lo slogan che ha contraddistinto questa edizione è stato “Il vino porta bene“.
L’evento, organizzato dall’associazione Createam in collaborazione con CNA e la Camera di Commercio di Salerno, ha visto la partecipazione di produttori provenienti da tutta Italia e ha offerto ai visitatori la possibilità di degustare un numero importante di etichette diverse.
La kermesse, infatti, ha visto la partecipazione di 85 aziende vitivinicole provenienti da 17 regioni italiane.

“Siamo orgogliosi della risposta ottenuta dal mondo dei produttori, sempre più numerosi ed entusiasti di partecipare al nostro Salone del Vino”, ha dichiarato Sergio Casola di Createam. Quest’anno l’associazione ha puntato ad aprire l’evento ai giovani, ottenendo una risposta molto positiva.
Durante la manifestazione, i visitatori hanno potuto assaporare specialità della cucina tradizionale locale preparate dagli chef dell’Associazione Ristoratori di Vietri sul Mare ed hanno potuto partecipare a diverse masterclass e seminari organizzate dall’Associazione Italiana Sommelier, che hanno arricchito ulteriormente l’esperienza enogastronomica.
Un momento particolarmente emozionante è stato l’assegnazione del premio sociale e culturale EccellenSA, che ha riconosciuto l’impegno delle piccole aziende nel promuovere cause importanti come la parità di genere; così come un un altro momento, molto emozionante, è stata la premiazione della testata giornalistica Decanto per l’ eccezionale contributo alla promozione della cultura enologica italiana. Con questa motivazione, alla citata testata giornalistica è stato consegnato il prestigioso premio Pagine di Vite, riconoscimento assegnato ai migliori racconti enologici dell’anno.

Fondata nel 2017, Decanto si è affermata in questi anni come una voce autorevole nel settore, grazie al suo impegno nel raccontare il mondo del vino attraverso uno storytelling digitale innovativo.
La presentazione ufficiale di “Untold – Quello che non è ancora stato detto del vino”, ha segnato un altro momento significativo nella manifestazione che ha offerto una piattaforma ideale per svelare al pubblico una prospettiva inedita e approfondita sul panorama vitivinicolo italiano.
Untold, infatti, non è solo una guida, è, piuttosto, una narrazione che esplora le storie non ancora raccontate dei vini italiani, con un focus particolare sulle DOC e sulle DOCG. L’idea alla base del progetto è quella di andare oltre le etichette, offrendo un’analisi dettagliata dei vini italiani.
Il format di Untold si basa, infatti, su un confronto orizzontale e sistematico, dove vini simili vengono degustati e valutati, per evidenziarne le caratteristiche distintive e la tipicità.
Durante la manifestazione, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di incontrare il team di Decanto e di degustare alcune delle etichette presenti in guida.

InVinoCivitas si conferma un appuntamento imperdibile per gli amanti del vino e della buona cucina che unisce tradizione e innovazione in una cornice suggestiva come quella della Stazione Marittima di Salerno.
Questa ottava edizione si è chiusa all’insegna della sostenibilità e contro lo spreco alimentare.
Grazie alla partnership con Comieco e la presenza della vicepresidente nazionale di Comieco, Carlotta De Iuliis, l’evento ha presentato in anteprima nazionale il progetto Rimpiattino, che consente di combattere lo spreco alimentare e di riportare a casa anche la bottiglia di vino non consumata al ristorante. L’iniziativa ha riscosso grande successo tra i produttori di vino presenti alla manifestazione.
“È un’edizione che qualitativamente ci ha dimostrato la crescita della nostra iniziativa – ha detto il presidente di Createm, Sergio Casola – con partnership prestigiose che ci hanno confermato che oramai siamo diventati un evento di riferimento nazionale”.
Il brindisi finale è stato preceduto dall’assegnazione del Premio Arechi, il riconoscimento attribuito al miglior vino rosso e al miglior vino bianco, tra le etichette provenienti dalla Campania in esposizione in questa ottava edizione.

Tra le aziende campane presenti, la sfida a colpi di calice ha premiato “Erre”, Fiano di Avellino docg Riserva 2020 come miglior bianco, presentato da Sarno 1860 mentre a Montevetrano, IGT 2021, Colli di Salerno – dell’omonima azienda – è andato il premio come come miglior rosso.
Menzione speciale a Costa dei Cerri, bianco IGP Campania di Tenuta San Benvenuto.
Il premio, costituito da un’opera ceramica di design, il Prillo, è stato realizzato da Sonia Tramontano, partecipante al Corso di Ceramica regionale di Vietri sul Mare.
A Tommaso Luongo, presidente regionale Ais è andato il premio speciale InVinoCivitas, Calice di mare, attribuito anche a Simona Paolillo, segretario provinciale Cna Salerno per l’impegno profuso nella realizzazione dell’iniziativa.
Grande soddisfazione è stata espressa come bilancio finale dell’iniziativa anche dal presidente di Cna Salerno Lucio Ronca: “È stato il salone del bello e buono, aggettivi che nell’esaltazione del gusto e del territorio ben si coniugano con l’artigianato che con foto, ceramica, oro e moda si è messo in mostra”.
L’ottava edizione di In Vino Civitas ha confermato la sua importanza nel panorama enogastronomico italiano. L’evento ha unito degustazioni e masterclass con valori fondamentali come la sostenibilità, grazie al progetto Rimpiattino contro lo spreco alimentare. Il premio EccellenSA ha sottolineato l’impegno sociale delle piccole aziende, mentre alla nostra testata giornalistica è stata riconosciuto l’eccezionale contributo alla promozione della cultura enologica italiana.
In Vino Civitas si è confermato non solo un evento dedicato agli appassionati di vino, ma un vero e proprio punto di incontro tra tradizione e innovazione, dove la cultura enologica italiana può esprimersi in tutta la sua ricchezza e diversità. L’edizione di quest’anno ha consolidato le già solide basi per future manifestazioni ancora più ambiziose, confermando Salerno come un punto di riferimento nel panorama vitivinicolo nazionale.
Appuntamento al prossimo anno.
Modena Champagne Experience è sempre un evento atteso con grande entusiasmo dagli amanti dello champagne. Tra le numerose masterclass proposte, quella dedicata allo Champagne Sylvie Moreau è stata, per me, particolarmente emozionante ed arricchente.
La filosofia della maison, descritta appassionatamente da Chiara Giovoni e Alexandre Couillet, riflette un impegno profondo della maison nel lasciare che i vini si esprimano da soli, con “pazienza”. Parola che risulta, quindi, la filosofia chiave durante tutto il processo produttivo.
La maison Sylvie Moreau si trova a Saint-Euphraise-et-Clairizet, nella regione della Montagne de Reims.
Fondata nel 1962 da Andrè Moreau, è attualmente gestita da Sylvie Moreau e suo marito Olivier. La maison è nota per il suo impegno nella viticoltura sostenibile e l’uso di pratiche agricole oculate mentre la produzione di Sylvie Moreau include diverse cuvée ma più in generale include champagne che regalano emozioni e bottiglie che riflettono l’autenticità e la ricchezza del terroir.

Il percorso degustativo offerto durante questa masterclass ha messo a confronto due anime stilistiche distinte della maison. Da una parte, l’approccio storico caratterizzato dalla riserva perpetuelle (iniziata nel 1964) e dai lunghi affinamenti post sboccatura, che donano alle Cuvée una complessità evolutiva, una finezza e un’inimmaginabile freschezza. Dall’altra, la nuova visione orientata alla realizzazione di prodotti parcellari, frutto di un lavoro maniacale sui singoli appezzamenti che permette di conoscere e valorizzare al massimo il terroir.
Da oltre dieci anni, Sylvie Moreau lavora per ridurre e eliminare l’uso di prodotti chimici nelle varie fasi di produzione, utilizzando solo prodotti naturali come rame, zolfo, oli essenziali e tisane vegetali. Tutti gli appezzamenti vengono arati continuamente per garantire un’aerazione perfetta del terreno e ottenere uve di alta qualità. La raccolta dei grappoli avviene in uno stadio avanzato di maturazione per consentire la produzione di champagne che siano la massima espressione dei singoli terroir, un principio che la maison rivendica tanto per le cuvée tradizionali quanto per quelle parcellari.
Ogni parcella dei vigneti racchiude una storia, un carattere e segreti propri. La missione fondamentale della maison è preservare questi tesori e valorizzarli attraverso una competenza enologica di alto livello. L’obiettivo principale è rivelare la personalità unica di ogni terroir, evidenziandone l’autenticità e la ricchezza senza mai cercare di nasconderla. Così, ogni calice diventa un viaggio sensoriale attraverso i terroir, meticolosamente preservati e curati con dedizione maniacale.

Chardonnay. I vigneti sono situati nella Vallée de la Marne. Per questa cuvée viene utilizzato esclusivamente Chardonnay 100%. La raccolta è manuale mentre la vinificazione avviene in tini di acciaio inossidabile regolati termicamente. Il vino riposa per 30-36 mesi sui lieviti e dopo la sboccatura attende dai 3 ai 6 mesi in cantina prima di essere messo in commercio.
Il colore è uno splendido giallo dorato. Al naso si esprime con note di frutti bianchi, fiori e note di pasticceria mentre al palato è cremoso, ricco, pieno, strutturato e con un finale minerale che lo rende molto gastronomico
La Noue. I vigneti sono ubicati nella Petite Montagne de Reims, che conferisce alle uve un carattere unico. Per questa cuvée viene utilizzato esclusivamente Meunier 100%. La vinificazione avviene in botti da 500 litri ed il vino riposa sui lieviti per 30-36 mesi trascorsi i quali attende dai 3 ai 6 mesi – dopo la sboccatura – prima di essere messo in commercio. Al naso, offre note di spezie delicate e una profondità intensa, mentre al palato è ampio e delicato, con il riproporsi delle note speziate che arricchiscono l’esperienza di degustazione.
Blanc de Noirs. I vigneti sono ubicati nella Montage de Reims (Valée de l’Ardre). La cuvée è composta dal 20% di Meunier (che non fa malolattica) e dall’80% di Pinot Noir (che effettua la malolattica). La vinificazione avviene tramite fermentazione alcolica e affinamento esclusivamente in tini d’acciaio mentre la permanenza sui lieviti è di 48-60 mesi. Il dosaggio è di 4 grammi per litro (Extra Brut). Il colore è un elegante giallo dorato, mentre al naso si percepiscono note di frutta gialla, albicocca, scorza di limone e fiori. Al sorso, è complesso ed elegante, con delicate note speziate sul finale che arricchiscono l’esperienza di degustazione.
Carré Or. Questo champagne è prodotto con uve provenienti da tre aree prestigiose della Champagne: la Montagna di Reims, la Vallée del Ardre e la Valle della Marne. La vinificazione avviene a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox che serve a preservare l’integrità e la qualità delle uve.
La cuvée è composta per il 60% dall’annata 2009 e per il 40% da vin de reserve (metodo perpetuelle), utilizzando un blend composto dal 50% di Meunier, 30% Chardonnay e 20% Pinot Nero.
Dopo un affinamento sui lieviti di 120 mesi, attende ulteriori 2 anni dopo la sboccatura prima di essere immesso in commercio. Il dosaggio è di 2,8 grammi per litro (Extra-Brut).
E’ indubbio che ci troviamo di fronte a uno champagne di grande corpo, dal gusto pieno e deciso, estremamente ricco dal punto di vista aromatico.
Il Carrè d’Or di Sylvie Moreau si apre al naso con note agrumate che si trasformano rapidamente in note terziarie di spezie dolci, torrefazione e crosta di pane. Al palato, ritroviamo una combinazione di note morbide e piacevolmente ossidative, accompagnate da una sorprendente freschezza che solo i grandi champagne riescono a mantenere nonostante un lungo affinamento.
Questa complessità rende il Carrè d’Or un’esperienza unica per ogni amante dello champagne.
Edition N. 11 Collection Privée. Da vigneti situati nella Montagne de Reims, nella Vallée de l’Ardre e nella Vallée de la Marne, questo champagne è un vero e proprio tesoro per gli amanti delle nobili bollicine francesi e rappresenta al meglio la dedizione e l’abilità enologica della maison Sylvie Moreau.
La cuvée è composta per il 60% dalla vendemmia del 2004 e per il 40% da vin de reserve (metodo perpetuelle). Il blend è composto per il 50% da Meunier, per il 30% da Chardonnay e per il 20% da Pinot Noir.
Imbottigliato nell’aprile del 2005, la sboccatura è avvenuta nel novembre 2019 per una permanenza sui lieviti di ben 175 mesi, a cui si aggiungono ulteriori 52 mesi di affinamento in bottiglia. Il dosaggio è di 1,8 grammi per litro (Extra Brut).
Date le caratteristiche è facile intuire come questo champagne sia un vero e proprio capolavoro di eleganza e complessità che viene distribuito solo su “assegnazione” rendendolo di fatto una vera rarità.

Un ringraziamento speciale va a Passion France per aver reso possibile questa esperienza unica, e per l’invito ricevuto che mi ha permesso di partecipare a questo straordinario evento.
Passion France è un distributore italiano specializzato nell’importazione e vendita di champagne e vini francesi provenienti da diverse regioni, tra cui Alsazia, Borgogna, Chablis e Loira.
La società si distingue per la selezione di produttori lungimiranti e con una certa propensione per la creazione di prodotti di qualità che rappresentano al meglio le caratteristiche dei loro terroir.
La masterclass sullo Champagne Sylvie Moreau ha rappresentato per me una delle esperienze più coinvolgenti di Modena Champagne Experience che mi ha offerto la possibilità di effettuare un viaggio attraverso la tradizione e l’innovazione di una delle maison più affascinanti del panorama champenois dove ogni bottiglia incarna l’impegno della maison a tramandare intatta la bellezza delle loro terre e la loro eredità familiare.